Presentazione

Opportunità:
L’istituto conta 640 studenti: 243 nel biennio IP, 80 nel tecnico turistico, 243 nel triennio IPEN. Il 5,31% degli alunni ha cittadinanza straniera. Il prestigio dell’istituto è molto elevato, un cospicuo numero di studenti proviene da tutta la provincia (e anche da fuori provincia), nonostante la presenza di istituti con indirizzi simili. 84 studenti usufruiscono del convitto annesso e sono presenti due semiconvittori.

Gli studenti H risultano essere 35, gli studenti BES 36, 82 i DSA e altri 11 DES per un totale di 163 studenti. Le caratteristiche socio-culturali ed economiche degli studenti hanno un ruolo importante sui livelli di apprendimento conseguiti. Pur avendo a disposizione solo i dati delle classi quinte che si collocano mediamente ad un livello socio- economico medio alto, possiamo ritenere che il livello del background degli studenti si sia generalmente abbassato a causa della pandemia.

Da segnalare che molti alunni, provenendo da famiglie operanti nell’ambito ristorativo-alberghiero, sono motivati a raggiungere risultati positivi e a completare gli studi proficuamente per inserirsi subito nel tessuto lavorativo e/o proseguire con l’azienda di famiglia. La pandemia ha dato nuova linfa vitale all’innovazione anche nel campo delle strutture ricettivo-ristorative stimolando la nascita di nuove formule personalizzate di produzione e di consegna anche a domicilio.

Vincoli:
Il tessuto economico-sociale e culturale influisce sulla formazione degli studenti sia a livello individuale, per l’impatto che il background personale ha sui risultati di ciascuno studente, sia a livello aggregato di classe e di scuola. La pandemia ha avuto effetto detonatore/moltiplicatore dei disagi e danni psicologici e anche economici. 

Aumenta infatti la presenza fra gli iscritti di alunni di fragilità, anche importanti. Passiamo infatti, nell’ultimo triennio da un 20% generico sul totale iscritti ad un 24,8% all’interno aumentano i casi di PDP per disagio psicologico. oltMentre è più limitato lo svantaggio linguistico-culturale degli alunni stranieri sia per la bassa percentuale, sia perché la maggior parte di essi è in Italia da diversi anni.

Ad eccezione di una alunna NAI.Le famiglie degli studenti partecipano poco alla vita scolastica a causa della distanza dall’istituto, nonostante per i colloqui si integrino i metodi tradizionali in presenza a meet online su richiesta del genitore. Questa scarsa interazione indebolisce la condivisione educativa con la scuola Si auspica un potenziamento dell’alleanza educativa.

Le famiglie evidenziano una scarsa attenzione alle difficoltà dei figli, ritardi nella comprensione dei disturbi di apprendimento e nella produzione della relativa certificazione circa la diagnosi. altra criticità deriva dalla fatica con cui le famiglie comunicano alla scuola le certificazioni durante l’iscrizione alla classe prima